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Transizione 5.0: tutto quello che devi sapere sul futuro dell’innovazione industriale 

10-04-2025

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La Transizione 5.0 rappresenta un passo fondamentale per le imprese italiane verso un futuro più digitale ed ecologicamente sostenibile. Questo piano, successore del precedente Transizione 4.0, mira a incentivare l’adozione di tecnologie avanzate e soluzioni energeticamente efficienti nei processi produttivi, promuovendo una significativa riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di carbonio. 

Quadro normativo e contesto della Transizione 5.0 

Il Piano Transizione 5.0 è stato istituito con l’articolo 38 del Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56. Questo piano prevede un credito d’imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, destinati a progetti di innovazione volti a migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dei processi produttivi. 

Il credito può essere richiesto anche retroattivamente, su investimenti già conclusi, se effettuati nel periodo di riferimento. 

L’iniziativa risponde alle sfide poste dalla doppia transizione digitale ed ecologica, sostenendo le imprese italiane nel diventare più competitive in un mercato globale sempre più orientato verso la digitalizzazione e la sostenibilità. In un contesto di crescenti costi energetici, è essenziale per le aziende contenere le spese e aumentare l’indipendenza energetica attraverso l’autoproduzione da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, particolarmente vantaggioso in un paese soleggiato come l’Italia. 

Come funziona la Transizione 5.0 nei diversi settori 

La Transizione 5.0 offre opportunità di innovazione in vari settori industriali:​ 

  • Manifatturiero: le aziende possono modernizzare il parco macchine con attrezzature avanzate che migliorano l’efficienza energetica e la produttività.​ 
  • Imprese con alti consumi energetici: per le aziende che non necessitano di aggiornare le macchine, è possibile integrare sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia con impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, che beneficia di aliquote di incentivo maggiorate.​ 
  • Grande Distribuzione Organizzata (GDO): le catene di distribuzione possono sostituire impianti di climatizzazione obsoleti con soluzioni più efficienti, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort ambientale. 

Risorse disponibili per la Transizione 5.0 

Il Piano dispone di una dotazione finanziaria complessiva di 6,3 miliardi di euro. Attualmente, circa l’8% dei fondi è stato prenotato, ma la quantità di domande presentante è in costante aumento e le risorse disponibili potrebbero presto esaurirsi. Con la Legge di Bilancio 2025, sono state aumentate le aliquote per progetti con investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro, un cambiamento che agevola soprattutto le grandi imprese, rendendo cruciale per le PMI interessate presentare tempestivamente le proprie domande. 

Procedure per accedere alle agevolazioni 

Per accedere al credito d’imposta della Transizione 5.0, le imprese devono seguire una procedura articolata:​ 

  1. Registrazione: accedere all’Area Clienti del GSE e registrarsi al portale Transizione 5.0 (TR5) tramite SPID, CIE o CNS. ​ 
  1. Produzione della documentazione: la mole di documenti che è richiesto presentare al fine dell’approvazione delle domande non è indifferente e tra questi spiccano le certificazioni ex ante ed ex post del risparmio energetico ottenuto tramite gli investimenti e la certificazione di un Revisore Legale. 
  1. Presentazione delle domande: compilare e inviare le richieste, fornendo dettagli tecnici e documentazione specifica sugli investimenti previsti.​ In tutto sono 3, la richiesta di prenotazione del credito, la conferma del credito prenotato e la comunicazione di completamento del progetto. Ognuna va inviata in momenti e con tempistiche precise e richiede la presentazione di diversi documenti. 
  1. Risposta alle integrazioni: a seguito dell’invio di ognuna delle 3 domande, il GSE può inviare richieste di integrazione. Le imprese hanno solo 10 giorni per rispondere, pena il rigetto della domanda.​ 

Gestire autonomamente questo iter può risultare complesso e richiede una conoscenza approfondita delle normative e delle procedure, oltre a una notevole attenzione ai dettagli tecnici richiesti. 

Soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni 

Le certificazioni necessarie per accedere alle agevolazioni devono essere rilasciate da soggetti abilitati, tra cui:​ 

  • Esperti in Gestione dell’Energia (EGE): certificati secondo la norma UNI CEI 11339.​ 
  • Energy Service Company (ESCo): certificate secondo la norma UNI CEI 11352.​ 
  • Ingegneri e periti industriali: iscritti negli albi professionali, con comprovata esperienza nell’efficienza energetica dei processi produttivi. 
  • Revisori Legali iscritti all’albo di riferimento, meglio se con esperienza nella certificazione di crediti d’imposta. 

Domande frequenti sulla Transizione 5.0 

Chi ha diritto al credito d’imposta?  

Tutte le imprese residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico, possono accedere al credito d’imposta, a condizione che realizzino investimenti conformi ai requisiti del Piano Transizione 5.0. 

Quali sono i progetti di innovazione agevolabili?  

Sono agevolabili i progetti che comportano, mediante l’acquisto di beni strumentali 4.0, materiali o immateriali, una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o una riduzione dei consumi dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%

Quali sono i beni materiali e immateriali 5.0 agevolabili?  

I beni agevolabili includono macchinari, impianti e attrezzature funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, nonché software e piattaforme digitali avanzate per l’ottimizzazione dei processi produttivi. Gli investimenti devono essere finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale. 

Quali sono gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili agevolabili?  

Sono incentivati investimenti in impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo di energia, pompe di calore, e sistemi di gestione intelligente dell’energia. Gli impianti devono essere destinati all’autoconsumo dell’azienda e contribuire alla riduzione dei consumi energetici complessivi. 

Quali sono le attività formative ammesse?  

Le agevolazioni coprono programmi di formazione rivolti al personale per acquisire competenze legate alla digitalizzazione, all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale, in particolare nel contesto dell’Industria 5.0. 

Come Finply può aiutarti nella Transizione 5.0 

Accedere ai benefici della Transizione 5.0 può rappresentare un’opportunità strategica per la tua azienda, ma il processo di richiesta del credito d’imposta e la gestione delle certificazioni possono risultare complessi. Finply è un General Contractor che si occupa di ogni fase dell’iter su delega del cliente. Per questo è il partner ideale per supportarti in ogni fase del percorso, garantendo un’assistenza completa e personalizzata. 

Grazie alla nostra esperienza, ti offriamo: 

La garanzia sull’ottenimento del credito. 

Supporto nella produzione della documentazione necessaria relativa all’azienda. 

Coordinamento e gestione dei certificatori abilitati per il rilascio delle certificazioni richieste. 

Gestione diretta delle domande sulla piattaforma del GSE e monitoraggio delle scadenze, evitando il rischio di perdere il beneficio fiscale. 

Consulenza strategica per ottimizzare gli investimenti e massimizzare il risparmio energetico e fiscale. 

Supporto tecnico e legale nei 5 anni successivi, nel caso di controlli da parte degli enti competenti. 

Non perdere questa occasione per innovare la tua azienda e ridurre i costi operativi grazie agli incentivi della Transizione 5.0. Contatta Finply oggi stesso per una consulenza su misura e scopri come accedere ai finanziamenti prima che le risorse si esauriscano! 


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